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Riflettendo sul Teatro per l'Infanzia...pensavamo...

Aggiornamento: 11 mag 2020

Ambra Moriconi - docente del programma di formazione "Teatro per Educatori " e responsabile delle attività extrascolastiche "laboratori teatrali per bambini e ragazzi" -


"Le azioni spontanee che derivano dall’esercizio della fantasia aiutano i bambini a raggiungere maggiore consapevolezza emotiva, corporea, vocale e linguistica. Il nostro scopo è che, attraverso una esperienza di divertimento condiviso, si sentano più sereni, empatici, fiduciosi, liberi e autoderminati.

La scelta di non eseguire la classica “recita di fine anno” deriva proprio da questo nostro sentire. Ci siamo chiesti: per chi lo stiamo facendo? E la risposta è stata forte e chiara nelle nostre intenzioni: per i bambini. E abbiamo osservato, nel tempo, che loro non hanno interesse a (di)mostrare a noi "grandi" quanto si sentano più sereni, empatici, fiduciosi, liberi e autoderminati dopo un gioco o un'esperienza. Loro, semplicemente, lo sono.

Il presupposto da cui nasce il nostro progetto di teatro per l’infanzia è questo: ha senso parlare di teatro per la scuola dell’infanzia? Se si, quale? Non abbiamo interesse nel proporre un laboratorio di teatro che sia condizionamento dei bambini, (...) le recite di fine anno non ci sembrano la cosa più interessante da proporre. Abbiamo pensato… Non è nostro il compito di insegnar loro qualcosa, per questo ci sono già la famiglia e la scuola, ed è giusto così."









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