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Immagine del redattoreFrancesco Bianchi

La formazione riconosciuta "si alza dal banco": apprendimento non formale con attestato MIUR

Progetto GRAF - corsi in presenza sede Roma/ ci spostiamo in tutta Italia previo accordo, corsi on line in modalità #FeAD - è aperto a tutt*: #educatori, #genitori, #professionisti del settore sanitario e socio educativo, #studenti, #formatori, chiunque per motivi personali o professionali è spesso a contatto con "delle umanità". Ricordiamo a tutt* che dal 2019, oltre ai nostri attestati di partecipazione, possiamo rilasciare anche una certificazione con ACCREDITAMENTO #MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA D.M. 23/01/2004 PROT. N. 426/C/3

La collaborazione con #IRSEF - ente accreditato - , grazie alla quale abbiamo la possibilità di dare a voi e a noi l'apertura su questa nuova finestra del mondo della formazione, ci riempie di entusiasmo.

Tutto questo però non cambia l'obiettivo che tutti insieme ci auguriamo di continuare a perseguire. A prescindere da pur utili e importanti riconoscimenti, continuiamo, insieme, a incoraggiare i partecipanti ad accendere una luce nuova sulla routine di lavoro e mondo interpersonale, aspettando di vedere cosa accade. Se resterà soltanto un piccolo bagliore momentaneo, o se indicherà la strada verso nuove suggestioni e un rinnovato desiderio di guidare l'altro e di farsi guidare, ne sarà comunque valsa la pena di provare a "vedere oltre".


Progetto Graf continua a lavorare per incoraggiare tutt* ad abituare la mente a costruire un nuovo modo di pensare - a prescindere da quali e quanti risultati o evidenti cambiamenti tutto questo porterà - perché siamo convinti che questo ci faciliti nel far fronte alle conseguenze di tutto ciò che sappiamo essere così difficile da cambiare.

Vogliamo continuare a presentarvi la formazione esperienziale - informale e non formale - come una nuova strada anche per aiutare il bambino/ragazzo a far emergere e valorizzare i propri talenti, riconoscendo ed accettando anche i propri limiti, senza che siano discriminati o sminuiti. Partire dai singoli per arrivare all’unione e forza del gruppo/classe. Oltre gli stereotipi e pregiudizi che investono e immobilizzano, affinché la vulnerabilità diventi una risorsa.

E' possibile? Non ci sono le condizioni adatte?

Non lo sappiamo. Noi di progettograf non vi conosciamo e non conosciamo il mondo che vi circonda, un mondo che sappiamo essere complesso e che rispettiamo e amiamo.

Siamo convinti, però, che - come scrive Lech Walesa - "è quasi impossibile costruire nulla se prevalgono frustrazione, amarezza e uno stato d’animo di impotenza".


Il teatro, la scultura tattile, lo studio della grafologia evolutiva e della pedagogia della gentilezza e della fiducia, sono mezzi e pretesti per fornire strumenti di lavoro, crescita professionale e umana facilmente assimilabili e replicabili nei vari contesti lavorativi, educativi, assistenziali.


Perché?


La formazione esperienziale, non formale e informale - la cui importanza è riconosciuta dalla Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione Europea – è una pratica con la quale si crea conoscenza, apprendimento di strumenti innovativi, professionalizzazione, crescita personale e sociale.


Siamo convinti che migliorare e facilitare il lavoro di queste categorie abbia evidenti ricadute positive anche sullo studente, utente, paziente e sulla società nel suo insieme. C’è bisogno che venga costruito un solido ponte di comunicazione, collaborazione e interscambio, fondato su affinità e realtà condivisa.


Questo “zaino di competenze” ha come finalità proprio quella di fornire suggestioni e desiderio rinnovato in educatori, insegnanti, assistenti sociali, terapisti, per avvicinarsi al mondo e al sentire dei propri utenti con uno sguardo differente.


Corsi e laboratori per:

1) Acquisire uno strumento "altro" di ausilio all'apprendimento, di comunicazione e di interazione da portare con sé nei propri contesti professionali ed educativi, immaginando, insieme, percorsi per una nuova #didatticainclusiva

2) Proporre attività nell’arco di ogni centro di interesse per scrivere progetti pedagogici ricchi, articolati e flessibili ispirati ai principi di un’educazione civile che si alimenti di gentilezza, di collaborazione e cooperazione, del riconoscimento delle individualità, dei temperamenti e dei talenti nel rispetto del gruppo-comunità;

3) Acquisire tecniche di lavorazione e #scultura, entrando in contatto con una nuova forma esplorativa dell'arte.

4) Favorire la coesione sociale e attuare attività per la prevenzione del disagio giovanile (L’educazione al rispetto dell’altro, Il riconoscimento dei valori della diversità come risorsa e non come fonte di disuguaglianza, Lotta alle discriminazioni, Potenziamento delle competenze di base e delle “life skills”, Didattiche collaborative, differenziazione didattica, misure compensative e dispensative, Ruolo di altri soggetti del territorio appartenenti alla “comunità educante”, Progettazione di interventi per il recupero del disagio e per prevenire fenomeni di violenza a scuola, Metodologie didattiche curriculari e sviluppo di competenze complementari sviluppate anche in orario extrascolastico che concorrono positivamente al percorso educativo complessivo)

5) Sperimentare un incontro con quella parte di noi con la quale entriamo meno spesso in contatto, approcciando un diverso percorso di #crescitapersonale

6) Aumentare l’autonomia didattica e organizzativa (Lavorare in gruppo; team teaching, Gestione del gruppo, Progettazione partecipata degli ambienti di apprendimento)

7)Fornire solide basi teoriche di riferimento che consentano di declinare il concetto di laboratorio nei vari contesti

8) Proporre pratiche educative, attività ludiche e laboratori didattici, strumenti di comunicazione efficace e non violenta di semplice attuazione, capaci di aiutarci a creare un clima sereno e disteso all'interno del gruppo dei bambini e degli adulti-

9) Imparare l'utilizzo di strumenti creativi come espressione di identità, per stimolare la creatività e il "pensiero progettuale creativo" fin dall'infanzia.

10) Creare programmi didattici ed attività per stimolare il gruppo e sostenere l’apprendimento cooperativo

11) Scoprire il proprio talento creativo e liberare il bambino artista che alberga sopito dentro ognuno di noi.

12) Gestire emotivamente le reazioni dirompenti e gli atteggiamenti sfidanti

13) Contrastare povertà educativa, esclusione sociale, bullismo.

14) Proporre una pianificazione dello spazio/tempo dedicato all’uso del burattino in modo che sia efficiente e funzionale

15) Proporre ai presenti nuovi strumenti teorico-pratici, che accompagnino il lavoro educativo nei diversi contesti: tecniche e trucchi teatrali come strumenti educativi basati su un approccio ludico ed esperienziale, che coinvolgano i destinatari tanto da metterli in gioco in prima persona, sperimentando una modalità di comunicare non esclusivamente verbale

16) Offrire ai partecipanti tutti gli strumenti organizzativi per personalizzare l’offerta laboratoriale più adatta ai propri allievi

17)Fornire strategie operative che favoriscano negli adulti impegnati nella realizzazione delle attività la serenità e l’efficacia e negli utenti l’adeguato spazio di libertà espressiva

18)Fornire agli allievi con varie disabilità strumenti idonei per utilizzare le proprie capacità

19) Far sperimentare al docente forme di disabilità e spingere all’identificazione e all’empatia

20) Intraprendere una lettura non banale delle applicazioni della grafologia dell'età evolutiva, attraverso lo studio e l'interpretazione dei disegni e degli scarabocchi del bambino, -




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