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Educatore,formatore,insegnante,assistente educativo...aiutiamoci con il Teatro...

Aggiornamento: 12 ott 2020

Questi mestieri hanno come presupposto fondamentale che ci sia una comunicazione tra le parti coinvolte e alla base della comunicazione ci deve essere un'affinità e una realtà condivisa. Quindi si deve, a nostro avviso, essere disposti a mettersi insieme con gli utenti, i bambini, i ragazzi “difficili”, ecc, nel fare ciò che si sta facendo. Il teatro aiuta a fare questo, nella misura in cui può farci mantenere una mente razionale, che segue il percorso dal punto di vista didattico, tecnico e formale e far esistere contemporaneamente davanti agli utenti, i bambini, i ragazzi, ecc (e a noi stessi) la parte emotiva, genuina e curiosa dell'educatore. Chi partecipa amerà conoscere quella parte di voi e vi seguirà nel viaggio.

Tecniche, trucchi e dinamiche teatrali possono arricchire le interazioni lavorative e personali, possono essere usate durante incontri, lezioni, percorsi educativi e, senza che ce ne accorgiamo, amplificano l'empatia e la comunicazione tra coloro che partecipano a questo “gioco” serio. Si costruisce così un percorso dove la storia e le potenzialità di ognuno si fondono in una narrazione comune. Teatro, infatti, è anche il gusto di accordarsi per realizzare un racconto condiviso: l'emozione di viaggiare tra le persone, curiosando in vari mondi e personaggi, in diverse identità, in tutte le storie possibili. È una ricerca della nostra parte più creativa e vitale. È ascolto della nostra realtà. L'obiettivo del laboratorio è, quindi, quello di fornire degli strumenti e delle suggestioni per arricchire le possibilità che un educatore, un insegnante, ha di avvicinarsi al mondo e al sentire dei suoi utenti. Si tratterà di aggiungere un colore in più sulla tavolozza del pittore-educatore.



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