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Laboratorio LA CRETA AL BUIO a Napoli

sab 11 mar

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Napoli

I prossimi appuntamenti con i laboratori del maestro Tagliaferri - scultore non vedente - 👉4 e 5 Marzo a MILANO 👉11 e 12 Marzo a NAPOLI👉 1 e 2 Aprile a ROMA

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Laboratorio LA CRETA AL BUIO a Napoli
Laboratorio LA CRETA AL BUIO a Napoli

Orario & Sede

11 mar 2023, 11:00 – 12 mar 2023, 17:30

Napoli, Napoli NA, Italia

Ospiti

Info sull'evento

Il maestro Felice Tagliaferri, noto scultore e fondatore della prima scuola di arti plastiche diretta da un artista non vedente. Autore del celebre CRISTO RIVELATO, collabora con Musei, Scuole, Università e importanti Accademie in Italia.

Laboratorio di manipolazione della creta con rilascio attestato riconosciuto MIUR Aperto a tutt* ( educatori, insegnanti, oepac, psicologi, genitori, operatori, oss, osa, arteterapeuti, pedagogisti, studenti, ceramisti, artisti, artigiani e counselor). Il maestro Felice Tagliaferri, scultore noto a livello internazionale ed unico docente/formatore al mondo di arti plastiche non vedente, è il fondatore della prima scuola di arti plastiche diretta da un artista non vedente. Autore del celebre CRISTO RIVELATO, collabora con Musei, Scuole, Università e importanti Accademie in Italia.

Durante il laboratorio ci saranno dei momenti di lavoro e studio senza l’uso della vista.

QUANDO

Il laboratorio verrà svolto in due giornate di sabato e domenica con il seguente calendario:

👉A NAPOLI sabato 11 Marzo dalle 11.00 alle 19.00 e Domenica 12 Marzo dalle 10.00 alle 17.30 presso MDE Movimento Dehoniano Europeo, Via Marechiaro 42, Napoli

OPPURE

👉A ROMA Sabato 1 Aprile dalle 11.00 alle 19.00 e Domenica 2 Aprile dalle 10.00 alle 17.30 presso Matemù CIES ONLUS in Via Vittorio Amedeo II, 14  metro A Manzoni

(possibilità di spostarci, previo accordo su data, numero minimo di partecipanti, su tutto il territorio nazionale)

Possibilità infinite per: - 1)#artisti e #artigiani in cerca di una nuova forma esplorativa dell'arte; - -- 2)#educatori, #osa, #docenti di sostegno, #oss, #insegnanti, #terapisti che desiderano acquisire uno strumento "altro" di ausilio all'apprendimento, di comunicazione e di interazione da portare con sé nei propri contesti professionali ed educativi, immaginando, insieme, nuovi percorsi e metodologie di #didattica inclusiva, attività ludiche e educative adatte ai bisogni e alle condizioni specifiche dei nostri utenti.(studenti, pazienti, alunni disabili e non) 3)per #genitori che vogliono sperimentare un altro punto di vista sulla disabilità e sull’inclusione 4)per aziende e #teambuilding che aspirano a riplasmare l’ambiente di lavoro, sperimentando una leva per scardinare i pregiudizi e le convinzioni che le esperienze personali e lavorative hanno cristallizzato.

FELICE TAGLIAFERRI La storia di Felice Tagliaferri, scultore non vedente di grande successo, è davvero incredibile. All'età di 25 anni, grazie all'esperienza formativa con lo scultore Nicola Zamboni, sperimenta concretamente la possibilità che la disabilità visiva non rappresenta un limite per le proprie potenzialità. Da qui ha inizio la sua incredibile ed intensa carriera artistica e di insegnante. Autore del famoso "Cristo Rivelato", Felice Tagliaferri gira il mondo per insegnare a educatori, docenti etc, attraverso i suoi laboratori, come far comprendere che "non esistono i disabili e gli abili, tutti hanno le loro disabilità, tutti possono trovare le loro abilità." Il maestro collabora con il Museo tattile statale Omero, il museo di arte contemporanea a Roma, i Musei Vaticani, l'Accademia di Brera, il museo Guggenheim a Venezia, dove tiene corsi e laboratori anche per bambini. Ricordiamo la sua partecipazione al TEDEX di Bologna, insieme all'organizzazione e gestione del primo simposio di scultura del marmo per persone non vedenti in cooperazione con il Comune di Carrara. I destinatari del suo metodo di insegnamento sono anche Scuole e Istituti, insegnanti di sostegno, terapisti, per far sperimentare la condizione della disabilità e grazie ad una mano esperta e sapiente provare a capire che - come ricorda il maestro Felice Tagliaferri - "non esistono abili e disabili, tutti hanno le loro disabilità e tutti possono trovare le proprie abilità".

PROGRAMMA L'esperienza di formazione esperienziale e di crescita professionale e umana, così come ideata e concepita, vuole portarci verso una nuova forma esplorativa dell'arte e permetterci di apprendere le tecniche di lavorazione della creta come mezzo comunicativo e di relazione con gli altri. Il fine ultimo è comprendere che la situazione di svantaggio può essere superata, trasformata in risorsa, ma soprattutto può rimuovere difficoltà relazionali, sviluppare una migliore integrazione, creare una maggiore autostima, determinando una positiva ricaduta sulla vita quotidiana. La scultura tattile come strumento di inclusione per immaginare la realizzazione di nuovi percorsi di apprendimento, di studio, di didattica inclusiva, di crescita personale e professionale a vari livelli e in diversi settori professionali. Attraverso l'acquisizione di nuove competenze, con una voglia in più di crescere professionalmente e umanamente, l'arte diventa strumento di inclusione e il canale tattile si trasforma in mezzo impegnato nella comunicazione, nel processo di comprensione dell'altro, in una nuova forma esplorativa della scultura, nella costruzione di nuove e possibili proposte didattiche, terapeutiche, ludiche adatte ai bisogni e alle condizioni specifiche dei nostri utenti.(studenti, pazienti, alunni disabili e non)...

Il progetto intende promuovere la realizzazione di un laboratorio volto allo sviluppo della capacità tattile, sia come particolare forma esplorativa che come possibilità di creazione artistica che come ausilio all’apprendimento. Il lavoro, condotto dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri, sarà un percorso attraverso il canale tattile che permetterà di maturare un’esperienza sensibile intensa ed autentica, in relazione alle visioni immaginifiche, interne ad ognuno, delle cose del mondo esterno. Il laboratorio didattico, prevedendo momenti di lavoro senza l’uso della vista, vuole simbolicamente ricreare la condizione di svantaggio in cui si trovano alcune persone. Sperimentare ed affrontare una situazione di disagio pone gli operatori nelle condizioni di sviluppare una maggiore percezione e consapevolezza delle difficoltà delle persone affidate alle loro cure.

Il percorso vuole sostanzialmente far comprendere agli operatori quali risultati sarebbe possibile ottenere in una situazione di svantaggio, purché sostenuta e guidata da una mano sapiente e presente: un incontro al buio, quindi, con la scultura, ma principalmente un incontro al buio con l’identità sconosciuta di ciascun individuo. La peculiarità di questo percorso è determinata dalla figura del maestro scultore non vedente, che nel corso degli anni e di molteplici esperienze professionali, sia come artista che come maestro (tenendo corsi di laboratorio didattico per studenti di diverse fasce di età, nonché per adulti), ha saputo trasformare uno svantaggio in una preziosa risorsa per sé e per gli altri. Il gruppo sarà condotto alla creazione di forme scultoree attraverso immagini e suggestioni verbalizzate, in un percorso guidato volto all'esplorazione delle cromature e dei contenuti emotivi propri ad ognuno, ed al rintracciare tutti quegli elementi di coincidenza tra forme-pensiero, forme-emozioni, forme-relazioni e forme-visioni. Con particolare riferimento ai volti (il proprio e quello degli altri) si creeranno forme plastiche come ricerca della corporeità e della propria immagine poetica; si scoprirà come il canale tattile da strumento percettivo può diventare mezzo impegnato nella comunicazione.

Obiettivi del corso: • Fornire solide basi teoriche di riferimento che consentano di declinare il concetto di laboratorio nei vari contesti • Scoprire il proprio talento creativo e liberare il bambino artista che alberga sopito dentro ogni educatore ed insegnante • Offrire ai partecipanti tutti gli strumenti organizzativi per personalizzare l’offerta laboratoriale più adatta ai propri allievi • Fornire strategie operative che favoriscano negli adulti impegnati nella realizzazione delle attività la serenità e l’efficacia e negli utenti l’adeguato spazio di libertà espressiva • Fornire agli allievi con varie disabilità strumenti idonei per utilizzare le proprie capacità • Far sperimentare al docente forme di disabilità e spingere all’identificazione e all’empatia

COMPETENZE • Progettazione-organizzazione situazioni apprendimento • Supporto al benessere studenti • Favorire una valutazione più formativa che normativa • Lavorare in gruppo, team teaching • Aumentare le capacità di fare ricorso ai metodi attivi, ai percorsi di progetto, al lavoro per problemi aperti e situazioni-problemi, sviluppare competenze e transfert di conoscenze • Mantenere costantemente gli alunni e gli insegnanti al centro dell’azione pedagogica

PROGRAMMA L'obiettivo generale del corso, oltre che esser quello di portarci verso una nuova possibilità di creazione artistica e di forma esplorativa, è anche quello di apprendere le tecniche di lavorazione della creta come mezzo comunicativo e di relazione con gli altri, ad esempio, studenti, disabili, ecc. Il fine ultimo è comprendere che la situazione di svantaggio può essere superata, trasformata in risorsa, ma soprattutto può rimuovere difficoltà relazionali, sviluppare una migliore integrazione, creare una maggiore autostima, determinando una positiva ricaduta sulla vita quotidiana. Il progetto intende promuovere la realizzazione di un laboratorio volto allo sviluppo della capacità tattile, sia come particolare forma esplorativa che come possibilità di creazione artistica che come ausilio all’apprendimento. Il lavoro, condotto dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri, sarà un percorso attraverso il canale tattile che permetterà di maturare un’esperienza sensibile intensa ed autentica, in relazione alle visioni immaginifiche, interne ad ognuno, delle cose del mondo esterno. Il laboratorio didattico, prevedendo momenti di lavoro senza l’uso della vista, vuole simbolicamente ricreare la condizione di svantaggio in cui si trovano alcune persone. Sperimentare ed affrontare una situazione di disagio pone gli operatori nelle condizioni di sviluppare una maggiore percezione e consapevolezza delle difficoltà delle persone affidate alle loro cure. Il percorso vuole sostanzialmente far comprendere agli operatori quali risultati sarebbe possibile ottenere in una situazione di svantaggio, purché sostenuta e guidata da una mano sapiente e presente: un incontro al buio, quindi, con la scultura, ma principalmente un incontro al buio con l’identità sconosciuta di ciascun individuo. La peculiarità di questo percorso è determinata dalla figura del maestro scultore non vedente, che nel corso degli anni e di molteplici esperienze professionali, sia come artista che come maestro (tenendo corsi di laboratorio didattico per studenti di diverse fasce di età, nonché per adulti), ha saputo trasformare uno svantaggio in una preziosa risorsa per sé e per gli altri. Il gruppo sarà condotto alla creazione di forme scultoree attraverso immagini e suggestioni verbalizzate, in un percorso guidato volto all'esplorazione delle cromature e dei contenuti emotivi propri ad ognuno, ed al rintracciare tutti quegli elementi di coincidenza tra forme-pensiero, forme-emozioni, forme-relazioni e forme-visioni. Con particolare riferimento ai volti (il proprio e quello degli altri) si creeranno forme plastiche come ricerca della corporeità e della propria immagine poetica; si scoprirà come il canale tattile da strumento percettivo può diventare mezzo impegnato nella comunicazione.

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