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COMUNICAZIONE NON VIOLENTA - un approccio educativo per risolvere conflitti e scontri

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COMUNICAZIONE NON VIOLENTA - un approccio educativo per risolvere conflitti e scontri
COMUNICAZIONE NON VIOLENTA - un approccio educativo per risolvere conflitti e scontri

Orario & Sede

19 gen 2022, 18:00 – 02 feb 2022, 20:00

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Info sull'evento

INTRODUZIONE, PROGRAMMA, OBIETTIVI, COSTI E MODALITA'DI ISCRIZIONECorso di Comunicazione non violentaImparare un nuovo approccio educativo per risolvere conflitti, scontri e tensioni tra genitori e bambini e tra figure educative.

DURATA:3 incontri da 2 ore: mercoledì 19 gennaio, mercoledì 26 gennaio e mercoledì 2 febbraio dalle 18.00 alle 20.00.

Alla fine del laboratorio rilasceremo dispense originali frutto del lavoro svolto insieme.

Se il novecento è stato definito il secolo dei bambini, con le straordinarie innovazioni nel campo dell’educazione ed un epocale e positivo stravolgimento dei rapporti genitori-figli, il nostro rischia di divenire il secolo dell’adultocentrismo. Un attenzione ai bisogni dei “grandi” ben celato dietro un’apparente attenzione e rispetto per l’infanzia.  I casi di disturbi dello sviluppo diagnosticati sono sempre più numerosi ed aumentano di anno in anno creando allarme e gonfiando le liste di attesa dei centri di neuropsichiatria infantile. Tutto ciò assume i tratti, negli articoli e nei commenti di genitori ed esperti, di una vera e propria emergenza educativa.Noi non siamo d’accordo. Nutriamo una grande fiducia nei genitori e nelle capacità dei bambini. Sosteniamo piuttosto che sia il contesto che circonda queste famiglie ad essere intossicato e oppresso da stimoli negativi e paure indotte che non hanno reali fondamenti.

Crediamo, al contrario, che un sano clima familiare possa favorire lo sviluppo, nel bambino, di quei meccanismi interiori che lo conducono all’autocontrollo ed alla serenità, unici veri antidoti ai comportamenti cosiddetti disfunzionali che, a nostro avviso, sono solo una logica risposta alla confusione ed alla mancanza di riferimenti.Il nostro percorso si pone scopi apparentemente complessi ma che, attraverso l’utilizzo della COMUNICAZIONE NON VIOLENTA e la PEDAGOGIA DELLA FIDUCIA, si trasformeranno in obiettivi davvero a portata di mano!Ad ogni appuntamento di apprenderanno delle tecniche pratiche che saranno sperimentante direttamente dai partecipanti attraverso le simulazioni ed i giochi ruolo, oltre all’applicazione nei propri contesti con “compiti” da svolgere durante le settimane che separano un incontro dall’altro.La comunicazione non violenta nasce dall'esperienza dello psicologo Marshall Rosenberg diventato mediatore di conflitti in tutto il mondo attraverso i suoi mandati nei programmi di pace. Allievo dello psicologo umanista Carl Rogers, ha realizzato un metodo che, facilita l’instaurazione di relazioni reciproche ed autentiche permettendo un vero scambio. Si concentra sul pieno sviluppo dell’intelligenza emotiva, delle capacità di ascolto e di riconoscimento delle emozioni, proprie e degli altri.

La CNV è un vero e proprio metodo che va imparato prima da un punto di vista teorico, compreso nei suoi meccanismi e praticato nella vita di tutti i giorni, sia nel campo professionale che nella propria sfera personale.Perché un corso di comunicazione non violenta per insegnanti e professori? Una risposta semplice, secca, essenziale. 

Perché funziona!Funziona nel senso che consente di entrare in relazione con gli altri mentre si scopre cosa accade dentro di noi, soprattutto in termini di bisogni e di diritti. 

Chi fa comunicazione non violenta a scuola non solo si mette a disposizione dei propri allievi ma si assume la responsabilità di favorire un cambiamento:●       nei ragazzi●       nel clima della classe●       nelle relazioni tra colleghi●       nel modo di vivere il proprio ruolo di insegnante.

Perché fare CNV significa prima di tutto fare pace con se stessi e con le proprie aspettative; si impara a non arrabbiarsi per ciò che non è importante e quindi a risparmiare energie per essere “vigorosi” nelle battaglie educative che ci aspettano.Vi sveliamo un altro “segreto”: chi parla attraverso la CNV è gentile. educato, cortese. Ma non si fa mettere i piedi in testa da nessuno! Semplicemente non si sposta di un passo mentre esprime i suoi bisogni e le sue richieste. Non pretende che vengano soddisfatti, ma non consente a nessuno di sopraffarlo o mancargli di rispetto. 

Imparare la comunicazione non violenta, infine, è il modo migliore per insegnare nella pratica un modo differente di gestire la propria emotività agli alunni che potranno rispecchiarsi in un adulto rispettoso e deciso, cortese e fermo, autentico ed empatico.

GLI ARGOMENTI:·         Essere genitori oggi·         Ruoli e compiti in famiglia·         Le nuove famiglie·         Cos’è la Pedagogia della Fiducia·         Introduzione alla Comunicazione Non Violenta·         Dare un nome alle nostre emozioni di adulti·         Capire i propri bisogni·         Comunicare correttamente i propri bisogni·         Imparare a formulare richieste, non pretese·         Applicare la comunicazione non violenta con i bambini·         I comportamenti “difficili” dei bambini: come gestirli, come prevenirli·         Imparare a trovare soluzioni creative (le uniche efficaci!)·         Conclusioni: imparare vivere e a giocare come e con i bambini per vivere beneObiettivi   del corso:• Fornire solide basi teoriche di riferimento   che consentano di aderire convintamente ad un nuovo paradigma educativo   fondato sulla reciprocità tra adulto e bambino nel rispetto dei ruoli, delle   potenzialità innate e delle reali capacità di ognuno.• Proporre attività nell’arco di ogni materia disciplina per condurre lezioni e laboratori in modo che   siamo ricchi, articolati e flessibili ispirati ai   principi di un’educazione civile che si alimenti di gentilezza, di   collaborazione e cooperazione, del riconoscimento delle individualità, dei   temperamenti e dei talenti nel rispetto del gruppo-comunità.• Fornire strategie operative che favoriscano   l’autonomia e la responsabilità dell’allievo commisurandole   all’effettivo livello di competenza raggiunto. Offrire, contemporaneamente,   strumenti di conoscenza che consentano di restituire al “maestro” il suo   compito di facilitatore affidabile e coerente percepito come autorevole   malgrado la rinuncia sia all’autoritarismo che alla distorta paritarietà con   il bambino.• Studiare soluzioni a problemi riscontrati   nella quotidianità del proprio lavoro attraverso gli strumenti, rinnovati in   chiave non-violenta, dell’osservazione partecipante e dell’analisi   progressiva condivisa. Tale approccio operativo conduce, rinunciando ed abbandonando   la ripetizione di risposte improduttive, all’individuazione di percorsi   creativi ed efficaci che favoriscono e consolidano un ambiente sereno per   grandi e piccoli.Programma-       Il coraggio dell’educare: maieutica, serendipità e   pedagogia della fiducia- La   teoria dell’ecologia umana: l’individuo, il gruppo, la comunità- Comunicazione   efficace, comunicazione assertiva e gli stili comunicativi- Il   conflitto, lo scontro, l’aggressività, la violenza, l’umanità- Regole   e capacità morali in   età evolutiva-   Insegnare a confliggere   per stare bene insieme- Il metodo della comunicazione non violenta: dalla teoria alla   pratica- Dai premi, punizioni e   token economy alla disciplina positiva- Le   buone maniere, la buona educazione, la cortesia. Ma soprattutto la gentilezza   per diventare forti e  consapevoli- Educare   efficacemente alla non-violenza- La classe gentile: proposte didattiche per favorire la cooperazione,   l’empatia, la calma, la riflessione e l’attenzioneMappatura   delle competenze:●         Aumentare l’autonomia didattica e organizzativa   (Lavorare in gruppo; team teaching, Gestione del gruppo, Progettazione   partecipata degli ambienti di apprendimento)●         Apprendere didattiche collaborative e   costruttive●         Incrementare le conoscenze su cooperative learning,   peer teaching e peer tutoring, learning by doing, didattica attiva●         Acquisire competenze utili a gestire le   situazioni critiche●         Favorire la coesione sociale e attuare attività   per la prevenzione del disagio giovanile (L’educazione al rispetto dell’altro,   Il riconoscimento dei valori della diversità come risorsa e non come fonte di   disuguaglianza, Lotta alle discriminazioni, Potenziamento delle competenze di   base e delle “life skills”, Didattiche collaborative)●         Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo●         Promuovere l’utilizzo di strategie personali   come strumento di mediazione

MODALITA' DI ISCRIZIONE:Per confermare la propria iscrizione, bisogna versare la quota di euro 50,00

ESTREMI PER PAGAMENTO ACCONTO:BANCA ETICA (CREDITO COOPERATIVO)BENEFICIARIO: ASSOCIAZIONE ON AIRIBAN: IT 72 H 03599 01899 050188533461CAUSALE: “COGNOME + CNV+ NUMERO DI TELEFONO”

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