"Trovo utile e anzi fondamentale che si parli di nuove forme di didattica. Vorrei però che se ne parlasse in modo serio e non come pretesto per attaccare chissà chi e chissà cosa. Non sono un pasdaran della lezione frontale (sebbene sia la forma che uso di più), anche se sarebbe bello se chi la critica non lo facesse con una lezione frontale. Penso che gli studenti non vadano inseguiti in tutte le loro minute necessità, come siamo spinti a fare da centinaia di regole e questionari, perché questo vuol dire infantilizzarli. Però è necessario ristabilire e rendere nuovo e chiaro il patto tra chi insegna e chi impara. Credo che le aule universitarie o scolastiche non possano fare come se non esistesse un mondo esterno, ma penso anche che dovrebbero ritrovare l’orgoglio (sensato, ragionato e ben costruito) di restituire agli studenti e alle studentesse una porzione di vita quotidiana e uno spazio cognitivo e formativo che consenta di riflettere sul mondo e su se stessi come parte del mondo."
Art. IL POST.IT / Proposte nuove per la didattica - Gianluca Briguglia - professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Venezia Ca' Foscari.
E allora, forse, c'è bisogno di una formazione che - oltre a fornire nuove competenze, un rinnovato bagaglio di mezzi di comunicazione e di crescita personale, conoscenza,
apprendimento di strumenti innovativi, professionalizzazione, crescita personale e sociale - miri anche ad incoraggiare flessibilità, pensiero creativo, spirito di adattamento e capacità di osservazione da punti di vista differenti di ciò che ci accade intorno.
Una #formazione esperienziale e un'esperienza di crescita #professionale e umana che provino, stimolando pensiero alternativo e riflessione, a "far assaporare", anche solo
per un attimo, il gusto di accordarsi per realizzare un racconto condiviso...la formazione che diventa - oltre al momento di acquisizione di nuovi strumenti di lavoro, conoscenza e riconoscimento di attestati e diplomi - anche, e soprattutto, il pretesto per alimentare lo sforzo di incoraggiare le persone a ri - allenare la capacità di un ragionamento complesso. Un nuovo paradigma educativo, didattico e relazionale per costruire, insieme, un "pensiero critico", autonomo e indipendente, che smetta di accettare lo sbandieramento di soluzioni semplicistiche a temi complessi, luoghi comuni, stereotipi, e generalizzazioni. Un modello di ragionamento e confronto non più in funzione divisiva e conflittuale ma in funzione comunitaria e solidaristica.
#Cretaalbuio per:
1)acquisire uno strumento "altro" di ausilio all'apprendimento, di comunicazione e di interazione da portare con sé nei propri contesti professionali ed educativi, immaginando, insieme, percorsi per una nuova #didatticainclusiva
2)acquisire tecniche di lavorazione e #scultura, entrando in contatto con una nuova forma esplorativa dell'arte.
3)Aiutare il bambino/ragazzo a far emergere e valorizzare i propri talenti, riconoscendo ed accettando anche i propri limiti, senza che siano discriminati o sminuiti. Partire dai singoli per arrivare all’unione e forza del gruppo/classe. Oltre gli stereotipi e i pregiudizi che investono e immobilizzano, affinché la vulnerabilità diventi una risorsa.
4)sperimentare un incontro con quella parte di noi con la quale entriamo meno spesso in contatto, approcciando un diverso percorso di #crescitapersonale
5)Fornire solide basi teoriche di riferimento che consentano di declinare il concetto di laboratorio nei vari contesti
6) Scoprire il proprio talento creativo e liberare il bambino artista che alberga sopito dentro ognuno di noi. " per contrastare povertà educativa, esclusione sociale, bullismo.
7) Offrire ai partecipanti tutti gli strumenti organizzativi per personalizzare l’offerta laboratoriale più adatta ai propri allievi
8)Fornire strategie operative che favoriscano negli adulti impegnati nella realizzazione delle attività la serenità e l’efficacia e negli utenti l’adeguato spazio di libertà espressiva
9)Fornire agli allievi con varie disabilità strumenti idonei per utilizzare le proprie capacità
10) Far sperimentare al docente forme di disabilità e spingere all’identificazione e all’empatia
La manipolazione a livello neurologico allena la mente a imparare più efficacemente e facilmente, stimola il ragionamento e facilita il pensiero consequenziale. Nel lavoro laboratoriale di manipolazione con la creta, così come si sviluppa durante i corsi del maestro Felice Tagliaferri, e proposto dal nostro progetto "PERCORSI DI CRETA" i ragazzi, attraverso l'insegnamento di tecniche artistiche e artigianali, possono sviluppare capacità di condividere un lavoro ed i suoi risultati, senza competizione arida e di giudizio bensì il riconoscere e amare se stesso di fronte agli altri; possono sviluppare capacità di lavorare tutti insieme valorizzando la propria diversità intesa come unicità: il confronto con gli altri, infatti educa alle emozioni e all'affetto, supportati dal contatto con l'altro attraverso un tipo di apprendimento non convenzionale.
FELICE TAGLIAFERRI
La storia di Felice Tagliaferri, scultore non vedente di grande successo, è davvero incredibile. All'età di 25 anni, grazie all'esperienza formativa con lo scultore Nicola Zamboni, sperimenta concretamente la possibilità che la disabilità visiva non rappresenta un limite per le proprie potenzialità. Da qui ha inizio la sua incredibile ed intensa carriera artistica e di insegnante. Autore del famoso "Cristo Rivelato", Felice Tagliaferri gira il mondo per insegnare a educatori, docenti etc, attraverso i suoi laboratori, come far comprendere che "non esistono i disabili e gli abili, tutti hanno le loro disabilità, tutti possono trovare le loro abilità."
Il maestro collabora con il Museo tattile statale Omero, il museo di arte contemporanea a Roma, i Musei Vaticani, l'Accademia di Brera, il museo Guggenheim a Venezia, dove tiene corsi e laboratori anche per bambini. Ricordiamo la sua partecipazione al TEDEX di Bologna, insieme all'organizzazione e gestione del primo simposio di scultura del marmo per persone non vedenti in cooperazione con il Comune di Carrara. I destinatari del suo metodo di insegnamento sono anche Scuole e Istituti, insegnanti di sostegno, terapisti, per far sperimentare la condizione della disabilità e grazie ad una mano esperta e sapiente provare a capire che - come ricorda il maestro Felice Tagliaferri - "non esistono abili e disabili, tutti hanno le loro disabilità e tutti possono trovare le proprie abilità".
PROSSIMO LABORATORIO 26 e 27 giugno info al link https://www.progettografroma.com/informazioni-evento/la-creta-al-buio-con-il-maestro-felice-tagliaferri
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